Rieccomi, oggi é un gran giorno, ho deciso di CON TROL LAR MI!
Per facilitare l'operazione ho deciso di pubblicare cosa mangio ogni giorno cosí per la vergogna non faccio errori.
Cosí ragiono.
Poi peró ho pensato che potrei servire da esempio, che qualcuno leggendo si dica "posso far meglio" e mangi meno di me. Non voglio essere io a far da ispirazione.Stessa ragione per cui non dico quanti chili perdo, quanto peso etc.
Nutrirsi é una vergogna, apparire é una vergogna, un continuo sentirsi a disagio. La fame genra una cascata emozionale di pro e contro, ogni volta che mi avvicino al cibo mi ricordo di quanto sono grassa.
E se gli altri mi dicono che non lo sono e che "stai bene cosí!" é ancora peggio, é come se io non potessi dimagrire ancora ed essere piú bella, o semplicemente bella, perché non é mio diritto, mi dicono che sto bene cosí e il mio cervello riferisce "dato che sei sempre stata cicciona di cosa ti lamenti?vorresti essere magra?Vai bene cosí, meglio non puoi fare, non ti spetta, e non ne saresti capace!" Se mi dicono che sono magra il mio cervello riferisce "senti che bugiarda/o che sono ti dico anche che sei magra".
Il peggio avviene quando mi sento mancare, mi terrorizza l'idea di finire in ospedale ed essere presa per il culo "la cicciona voleva dimagrire e non ha mangiato AHAHAH!"
É una vitaccia.
Vedermi poi strizzare nella vecchia taglia, quella ancora piú vecchia non riesco nemmeno a chiuderla, é una coltellata.Secca, fredda, e dolorosissima.
Scarico la colpa su chi mi voleva aiutare, sento che mi hanno ingannata per invidia, é un tormento.
Un tormento sordo, che a volte tira fuori urla lancinanti.
E piú mi tormento,piú mi illudo che dimagrendo risolveró tutto. La presa di coscienza che é un'illusione é grazie alla cura che ho fatto e che sto facendo, ma nonostante questo non riesco a non essere ossessionata dal non mangiare. É una dipendenza dall'assenza.
11 anni fa


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